Mercoledì 17 luglio alle ore 21.30, presso il Cinema Arena Vittoria, nell’ambito della rassegna Serate & Pomeriggi d’Autore, Tiziano Fratus presenta il libro Alberodonti d’Italia, Cento capolavori della natura- Gribaudo Editore.
Tiziano Fratus, già autore del Manuale del perfetto cercatore d’alberi, Alberi millenari d’Italia, I giganti silenziosi, Giona delle sequoie, L’Italia è un bosco e altri libri dedicati alla natura, ha attraversato nuovamente le regioni d’Italia per incontrare e documentare grandi alberi annosi segnati dal tempo, chiamati in questa occasione affettuosamente “alberodonti”, un viaggio atipico intriso di poesia e avventura, natura e grandi sogni intarsiati in legno e foglie. Il volume presenta ai lettori e agli esploratori un centinaio di alberi secolari e monumentali da conoscere e da visitare ed è arricchito da novantadue fotografie a colori.
Tiziano Fratus nasce a Bergamo nel 1975 e cresce in Lombardia e Piemonte. Negli anni degli studi universitari inizia a frequentare il teatro, anzitutto le compagnie di ricerca fuori dai teatri convenzio-nali e cura alcuni titoli per la casa editrice Editoria & Spettacolo. Nel 2002 scrive il monologo in versi L’autunno per Eleni che viene rappresentato alla Galleria Velan di Torino, inaugurando una stagione di lavoro sulla poesia, sfociato nel 2006 nella fondazione del Festival Torino Poesia e nella direzione delle annesse edizioni che hanno pubblicato quaranta titoli in cinque anni. E’ cofonda-tore della Poeteca di Pinerolo.
Durante un viaggio in California incontra le sequoie millenarie e conia i concetti di Homo Ra-dix, Dendrosofia e Silva itinerans che ridefiniscono la propria esistenza. Ispirandosi al concetto di “minimalismo sacro” o “minimalismo mistico”, riconosciuto in musica per il lavoro di Alan Hovhaness e John Tavener, Simeon Ten Holt e Arvo Part, Stephan Micus e Harold Budd, conduce una pratica quotidiana di meditazione in natura e lavora alla scrittura di una serie di volumi e personali fotografiche. Ha curato per sei anni la rubrica Il cercatore di alberi per «La Stampa», quindi ha collaborato con «Green&Blue / La Repubblica» (Con occhi di selva), «Il Manifesto» (Arbor maxima e La dendroteca); attualmente scrive per «La Verità» (Natura d’autore).
Nomade editoriale, Fratus è autore di una costellazione di opere che abbraccia poesia, narrativa, saggistica e fotografia, tutti capitoli di un vasto silvario in fieri. Ne fanno parte: Homo Radix e Le bocche di legno (Edizioni Marco Valerio), La linfa nelle vene (Nerosubianco), la “Tetralogia del-la natura arborea” composta per le Edizioni della Meridiana (Taccuino del cercatore di alberi. Giardini Botanici Hanbury, Gli alberi pensano al mare, Il bosco di Palermo, L’alber de Milan), Vecchi e grandi alberi di Torino (Fusta/La Stampa), Questi occhi mettono radice (Mucchi), Il sussurro degli alberi. Piccolo miracolario per uomini radice (Ediciclo); tre volumi pubblicati dagli Editori La-terza (L’Italia è un bosco, Il libro delle foreste scolpite, L’Italia è un giardino), Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), l’eplorazione italiana I giganti silenziosi (Bompiani), il romanzo fo-restale Ogni albero è un poeta. Storia di un uomo che cammina nel bosco (Mondadori), Il bosco è un mondo. Alberi e boschi da salvare in Italia (Einaudi), Arborgrammaticus (Bolis) i vasti silva-ri Giona delle sequoie. Viaggio tra i giganti rossi del Nord America (Bompiani), Alberi Millenari d’Italia (Idee Feltrinelli – Gribaudo), Lettere a una sequoia (Anima Mundi). Alla fantasia ha dedicato il Manuale per giovani inventori di alberi e foreste (Gribaudo) e la fiabelva gotica per ra-gazzi Waldo Basilius (Pelledoca). Alla pratica meditativa ha dedicato Il sole che nessuno vede. Meditare in natura e ricostruire il mondo (Ediciclo), Interrestràre. Quaderno di meditazio-ni (Lindau) e Sutra degli alberi (Piano B). La voce di Tiziano Fratus è parte delle colletta-nee Italy and the Environmental Humanities (University of Virginia Press), Il capitale naturale in Italia (Edizioni Ambiente/Banca Mondiale), edito anche in lingua inglese e History of a Tree (Silvana).
Prima radice della scrittura di Tiziano Fratus è stata ed è la scrittura in versi. Fra le sue raccolte pubblicate in Italia si ricondano Il molosso (Poema d’un’anima), La staticità dei pesci martello, Il re-spiro della terra, Il vangelo della carne, Nuova Poesia Creaturale (tutte per Edizioni Torino Poe-sia), Gli scorpioni delle Langhe (La vita felice), Un quaderno di radici (Feltrinelli), Musica per le foreste. Poesie in forma di seme (in allegato al romanzo Ogni albero è un poe-ta, Mondadori), Vergine dei nidi (Feltrinelli). La sua poesia è stata tradotta in undici lingue e pubblicata in una ventina di paesi, su rivista, in antologia o in volume, fra i quali A Room in Jerusa-lem (2008, New York), Poèmes chuchotés sur la berge du Po (2008, Lugano), Double Skin (2009, Singapore), Creaturing. Selected Poems (2010, Detroit), Ninguem sabe de nos (2011, Belo Horizon-te). Nel triennio 2016-2018, grazie al sostegno della rete europea Versopolis, sono uscite selezioni delle sue poesie in edizioni bilingue o trilingue in Austria, Lituania, Francia, Inghilterra, Croazia e Ma-cedonia. Le ultime raccolte di “boschi e nature miniati” vanno a comporre un’opera modulare della quale fanno parte l’antologia Poesie creaturali (Libreria della Natura, 2019, più volte ristampata), la silloge I corpi cavi (nel volume Interrestràre, Lindau, 2019), il quaderno Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca, 2020), i testi presenti in Alberi millenari d’Italia e Alberodonti d’Italia (Idee Feltrinelli / Gribaudo, 2021 e 2024) e in Sutra degli alberi (Piano B Edizioni); nel 2023 è usci-to Agreste, silvario in versi e radici (Piano B). Cento boschi miniati sono raccolti in Silvarium (Studio Homo Radix, 2024).
Fratus ha tradotto selezione di poesie del maestro zen Eihei Dogen, di eremiti cinesi e giapponesi, nonché poesie di ispirazione naturale di poeti in lingua inglese.
Per il suo percorso editoriale, Fratus ha ricevuto alcuni premi, tra i quali il Premio speciale Ceppo Natura, a Pistoia presso Piante Mati e, a Levanto, il Premio Montale fuori di casa – sezione Ambiente; le sue opere sono inoltre state candidate al Premio Strega Ragazzi, al Premio Co-mo e al Premio Vallombrosa. E’ protagonista del documentario Homo Radix (2011), girato da Emanuele Cecconello al Parco Burcina, fra le sequoie più annose d’Italia.
Ha ideato e condotto trasmissioni radiofoniche – tre stagioni di Nova Silva Philosophica. La grandio-sità della Natura e le 22 puntate di Eremo delle rose e delle radici. In cammino tra le voci dello Zen italiano per Radio Francigena – cura la serie di podcast Radio Arbor – Gli alberi parlano. Da alcuni anni realizza con la regista Isabella De Felici documentari dedicati ai grandi alberi d’Italia che vanno in onda una o due volte al mese al programma Geo di Rai 3.
Fratus vive nella campagna piemontese, laddove si esaurisce la costanza della pianura e si snodano le radici delle montagne, coltiva una forma personale quanto essenziale e agreste di buddismo agreste, un orto, un giardino e accudisce una piccola comunità di gatti. Ultima novità: Alberodonti d’Italia – Cento capolavori della Natura (Idee Feltrinelli & Gribaudo).